Ma cosa sono le società benefit? Ereditate dagli Stati Uniti, in cui il primo caso di società benefit risale al 2010, rappresentano un trend evolutivo crescente di tutte quelle società che vedono oltre il profitto, volendo lasciare il proprio impatto positivo sulla comunità e l’ambiente. Lo scopo di una benefit corporation è proprio quello di creare un Beneficio Comune nella comunità in cui opera, andando ad impattare sulla vita di collaboratori, azionisti, fornitori, clienti e tutto l’ambiente circostante.
Oggi più che mai, soprattutto in questo periodo di lockdown che abbiamo vissuto, ci si è resi conto delle problematiche che hanno investito la nostra epoca: dalla mancanza di tutela del lavoratore e del consumatore, all’inquinamento ambientale.
Le aziende, in particolare, si stanno rendendo conto che fare utile non può essere l’unico obiettivo di business. Accanto all’offerta di un prodotto/servizio di qualità, si affianca l’esigenza che questa attività abbia un riscontro positivo sulla propria comunità.
Affrontiamo il tema delle società benefit e del loro scopo con Marta, proprietaria di Enotecanaturale, locale che condivide la sede con Emergency, nella cornice di Piazza Sant’Eustorgio. Il locale offre un’ampia scelta di prodotti provenienti dalla filiera corta, e il suo impatto positivo prosegue dietro il bancone. Conosciamola insieme.
Ciao Marta, oggi siamo qui perché vorremmo chiacchierare con te della scelta molto etica che hai intrapreso di fondare una società benefit. Un’azienda che fa sì utili, ma anche del bene. Ci spiegheresti meglio di cosa si tratta?
L’idea di fondare una società benefit è nata principalmente perché ci troviamo qui, nella sede di Emergency. E ci sembrava importante oltre a condividere il luogo di lavoro, anche e soprattutto i valori di pace e solidarietà che loro portano avanti nel loro operato giornalmente. Nasce così Enotecanaturale, come società benefit. Devolviamo parte del nostro fatturato ad Emergency. E abbiamo intrapreso una partnership con il CELAV – Centro di Mediazione al Lavoro – del Comune di Milano per offrire tirocini formativi ai ragazzi richiedenti asilo. Attualmente lavorano con noi in cucina 3 ragazzi: 2 con progetto formativo, un ragazzo con contratto di apprendistato, ed un altro che ci aiuta part time. Nel corso di quest’anno e mezzo si sono susseguiti diversi ragazzi che hanno collaborato con noi per 4-5 mesi con progetti formativi.
È quello che ci si aspetta oggi dalle imprese. Non fare solo utili, ma lasciare un impatto positivo sulla propria comunità. Crediamo che sono proprio queste imprese a dare valore ad una città. Il vostro modo di agire si ripercuote anche nella scelta dei prodotti che offrite.
Sì, tra i prodotti principali che vendiamo ci sono i vini naturali: rispettosi dell’ambiente e del lavoro delle persone in fase di produzione. Anche le materie prime utilizzate in cucina rispettano gli standard della filiera corta.
Tornando alla partnership con Emergency. La scelta di collaborare con loro è stata voluta sin dal principio, o è arrivata dopo aver iniziato a condividere la location di lavoro, e di fatto conoscendosi meglio?
In realtà abbiamo avuto la medesima esperienza con un altro ente attraverso la piccola enoteca che avevamo in Piazza Gambara. In seguito, Emergency ci ha contattato, gli abbiamo raccontato il nostro progetto e abbiamo deciso di portare avanti insieme i valori che condividiamo. Ci hanno proposto, così, di aprire la nostra enoteca accanto alla loro sede.
Alla luce di questo vostro progetto che stiamo scoprendo, ci chiedevamo se invece la vostra clientela è consapevole del lavoro e dei valori che portate avanti.
Nel nostro piccolo cerchiamo sempre di comunicare loro il progetto che c’è dietro Enotecanaturale. Speriamo che il messaggio arrivi.
Ci sono altre realtà che conosci e apprezzi, legate al mondo delle società benefit, sul territorio di Milano? O anche locali, che non sono propriamente delle società benefit, ma che si impegnano a lasciare il loro impatto positivo sulla comunità?
Al Parco Sempione, per esempio, c’è un piccolo bar, La Locanda alla Mano, che dà lavoro a diversi ragazzi con la sindrome di Down. O ancora il Rab, un altro locale in Corso San Gottardo, che forma professionalmente ragazzi con diverse disabilità.
Ultima domanda. Credi ci sarà un’evoluzione delle società benefit a Milano?
La società benefit è un’eredità che abbiamo ricevuto dagli Stati Uniti. Ho notato che negli ultimi anni sta prendendo molto piede questa tendenza, soprattutto qui a Milano. Credo pertanto che ci sarà un’evoluzione in positivo di questo trend, con sempre più società ad impatto positivo in ogni ambito della vita quotidiana.