I viaggi delle papille Ep.7: la Graviola, dolce medicina dei Tropici

I viaggi delle papille Ep.7: la Graviola, dolce medicina dei Tropici

In Kenya è conosciuto come “Dawa Tamu” (medicina dolce), in Brasile è nota come Paw Paw, e tanti altri nomi si porta dietro, tra cui Guanabana, Corossole e Annona (che è il suo nome scientifico). 

Tanti nomi per quante sono le sue capacità di adattarsi ad ogni tipo di utilizzo 

E sì, perché della Graviola non si butta via proprio niente. Il frutto è utilizzato per preparare ottimi frullati e sorbetti, le foglie. La scorza, le radici e la corteccia sono infuse nei tè per i diabetici, come sedativo. Mentre i semi schiacciati sono utili come antiparassitari naturali. L’olio del frutto, viene mescolato ad altri oli per preparare unguenti contro le nevralgie per esempio.

Tra le popolazioni dell’Amazzonia, la Graviola è nota come la “medicina naturale dei Tropici”.


La polpa è molto dissetante, poichè contiene l’84% di acqua. Inoltre è ricco di vitamine B e C, ferro, magnesio, potassio, proteine ​​e aminoacidi. 

E se soffri d’ansia, è il rimedio giusto per te, poiché è ricco di acido Y-aminobutirrico (GABA) che contrasta gli stati di stress.

 

Shake, shake, shake it!

Dicevamo che la polpa viene utilizzata principalmente per sorbetti e frullati. 

L’aroma è simile a quella dell’ananas, il sapore è una commistione di fragole e mela, con un pizzico di acidità che ricorda il limone. Mentre la consistenza è simile a quella di una banana.

Una delle ricette assolutamente da provare, molto diffusa in Etiopia per esempio, è lo smoothie.


Per la preparazione servono:

  •  450 grammi di polpa di graviola
  • 1 tazza di ananas fresco a cubetti
  • 2 tazze di cocco fresco a cubetti
  • 4 foglie di verdure a foglia verde, es. cavoli, spinaci, barbabietole
  • 1 pezzo (più o meno a grandezza di pollice) di zenzero fresco sbucciato
  • e nel caso acqua o latte di cocco per diluire lo smoothie.

E infine, via di frullatore!