Nel parlare di acqua, si sta facendo sempre più spazio il concetto di impronta idrica.
Per noi ormai è uno degli elementi fondamentali quando raccontiamo i nostri progetti e uno dei primi indicatori che teniamo in considerazione nel creare proposte dall’impatto il più possibile positivo.
Ma cos’è, e in che termini ci riguarda in prima persona nelle nostre azioni quotidiane?
Quando parliamo di impronta idrica, non parliamo semplicemente dell’acqua che beviamo durante il giorno: riguarda infatti sia il nostro uso diretto di acqua che quello indiretto. Tutte le azioni che compiamo ogni giorno, dalla doccia mattutina alla spesa nel weekend, prevedono l’uso d’acqua, anche nei modi più insospettabili!
La nostra impronta idrica infatti comprende anche il consumo d’acqua effettuato durante la creazione dei prodotti che acquistiamo, delle auto e dei motorini che utilizziamo per spostarci, o della pizza che ci concediamo alla fine di una giornata stancante. Infatti l’acqua è utilizzata anche nelle varie filiere produttive e aziendali dei prodotti e servizi di cui usufruiamo quotidianamente, non solo attraverso il nostro consumo diretto per igiene o idratazione. Per questo motivo, i numeri del nostro consumo di acqua possono sembrarci inaspettati.
Come fare quindi a contrastare la portata della nostra impronta idrica? Da un lato, ridurre gli sprechi di acqua in casa è un’ottimo punto di partenza, dall’altro cercare modi di compensare la nostra impronta contribuendo a progetti idrici che possono dare accesso all’acqua potabile a comunità che ancora oggi faticano ad averla a disposizione.
La linea Bio-Ocean di Bioclin, progettata insieme a noi, si sviluppa proprio da qui: acquistando un prodotto di questa linea si compensano 100 litri d’acqua che utilizziamo nelle nostre docce, garantendola al progetto idrico a Londrekes, in Tanzania. Che sia un bagno caldo a fine giornata o una doccia la mattina con la fretta di arrivare tardi, creeremo sempre un’impronta idrica; ma possiamo trovare un modo di abbatterla, creando un collegamento tra il nostro consumo di acqua e quello di una persona che ancora non ha accesso all’acqua potabile. Con questo progetto di Bioclin facciamo un piccolo passo insieme in questa direzione, attraverso il gesto quotidiano di farsi la doccia (e le acconciature da punk con i capelli insaponati!)