Giornata mondiale dell'acqua 2022: Making the Invisible Visible

Giornata mondiale dell'acqua 2022: Making the Invisible Visible

Nel 1992, le Nazioni Unite istituirono il 22 marzo la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), come parte dell’Agenda 21, programma d’azione messo a punto dall’ONU per uno sviluppo sostenibile del pianeta. In questi trent’anni, ogni 22 marzo si è concentrato su un tema specifico, da “Water for Health” a “Sanitation”. La Giornata mondiale dell’acqua 2022 parlerà delle acque sotterranee, per “rendere visibile l’invisibile”.

 

Acque sotterranee: cosa sono e perché sono importanti

Le acque sotterranee sono i bacini idrici contenuti nelle falde acquifere (formazioni di rocce, sabbia e ghiaia che trattengono l’acqua) e hanno un’importanza fondamentale nel ciclo idrico mondiale: infatti, garantiscono metà di tutta l’acqua potabile del mondo, oltre a un terzo di quella necessaria per le industrie e il 40% dell’acqua necessaria per l’agricoltura.

Ma, data la loro natura “nascosta”, diventa sempre più necessario investire nella ricerca e nell’utilizzo ragionato di questi bacini sotterranei. Infatti, in molte parti del mondo non esiste una mappatura completa ed esaustiva delle falde: questa mancanza previene la creazione e costruzione di progetti idrici che possano portare acqua potabile in comunità e luoghi in cui questa risorsa non è direttamente accessibile.

Questi interventi sono importanti anche per un altro motivo: le acque sotterranee sono sempre più messe a rischio, soprattutto dai cambiamenti climatici. Lunghi periodi di siccità – come ad esempio quelli in Madagascar del 2021 – possono diminuirne la quantità, mentre eventi come alluvioni e l’innalzamento del livello del mare ne compromettono la qualità. Esplorare, proteggere ed usare in modo sostenibile le acque sotterranee è indispensabile per dare accesso all’acqua a più comunità possibili nel mondo, e venire incontro alle problematiche che arriveranno con il cambiamento climatico e l’aumento della popolazione mondiale.

Il loro uso e studio ragionato porta inoltre a una maggiore chiarezza su uno dei punti fondamentali che ci coinvolge tutti: quello dell’impronta idrica, cioè la quantità d’acqua che utilizziamo ogni giorno, dal cibo ai trasporti. Se le acque sotterranee sono così importanti nei settori produttivo e agricolo, un loro utilizzo più consapevole può aiutarci in prima persona ad avere un impatto minore e un’impronta idrica più bassa, perché i beni e servizi che utilizziamo saranno creati con un’impronta idrica minore.

Inoltre, prestare attenzione ai modi in cui utilizzare al meglio le falde acquifere può contribuire a degli obiettivi sull’acqua molto più ampi e sul lungo periodo. All’interno dell’Agenda 2030 istituita dall’ONU, il sesto degli SDGs principali a livello mondiale è di dare accesso all’acqua potabile ai due miliardi di persone che attualmente non lo hanno. L’obiettivo della Giornata mondiale dell’acqua è contribuire attivamente proprio a questo SDG, attraverso una sensibilizzazione alla risorsa che ci tocca anche in Italia. Perché infatti, se in molte parti del mondo l’acqua non è un bene accessibile direttamente, nel nostro paese ne facciamo un utilizzo a volte poco oculato.

 

22 marzo e impronta idrica: come diminuirla e compensarla

Ogni giorno, in Italia ognuno di noi ha un’impronta idrica diretta di circa 250 litri, ben oltre la media europea. In questi litri sono incluse molte azioni: dalla doccia la mattina, fino al bagno rilassante la sera prima di andare a dormire, il nostro consumo idrico è costante. A volte ce ne rendiamo conto, tipo in quel momento terribile in cui ci finisce l’acqua calda nel boiler; altre volte invece no, come ascoltando il nostro podcast preferito mentre laviamo i piatti dopo cena.

Essere consapevoli per prima cosa dell’acqua “più vicina a noi” è un buon modo di iniziare a utilizzarla in modo responsabile, capire come effettivamente funziona il consumo d’acqua a livello mondiale, e quali sono le disparità nel mondo – soprattutto nei paesi che non ne hanno accesso diretto.

In più, oltre alla riduzione dell’impronta idrica, si aggiunge il concetto di compensazione, ovvero che per un tot di acqua utilizzata se ne garantisce altrettanta a progetti idrici in comunità che non ne hanno accesso: ed è qui che WAMI entra in gioco – soprattutto se sei un’azienda che sente il bisogno di modificare il proprio approccio a questa risorsa e mandare un messaggio ai propri stakeholder, in particolar modo durante un momento caldo come la Giornata mondiale dell’acqua.

Insieme a WAMI infatti, come azienda puoi:

  • creare percorsi di sensibilizzazione per i tuoi dipendenti che mettano al centro l’acqua e la riduzione dell’impronta idrica personale, attraverso la nostra web-app
  • sviluppare attività che possano raccontare il tuo impegno ai tuoi clienti finali, attraverso la creazione di prodotti che compensano totalmente o in parte la loro impronta idrica
  • contribuire alla creazione di progetti idrici nel mondo che possano portare acqua in comunità che non ne hanno accesso diretto

Come persone, facciamo i buoni propositi a fine anno: e nel nostro impegno con l’acqua, il 22 marzo è molto simile a Capodanno, il giorno perfetto per iniziare un percorso che porta un reale impatto positivo nel mondo, partendo da un’azione semplice che ci coinvolge tutti.

Vuoi fare un progetto con noi? Ti aspettiamo